quarta-feira, 23 de outubro de 2013

Zé Vicente, anima il Dia Nacional da Juventude em Baixa Grande...


Incontro della gioventú della Diocese de Ruy Barbosa il 20 ottobre 2013.

Quando si preparano degli incontri a livello diocesano, si é sempre um poco in apprensione, perché non si sá mai cosa puó accadere, ma quest’anno in Baixa Grande sembra próprio che sia andato tutto molto bene, almeno per quello che riguarda il mio punto de vista...Quella giornata peró, é cominciata ben antes dell’evento, perché in tutte le parrocchie é stato preparato un libretto con il materiale nel quale si trovavano gli incontri proposti per riflettere il tema del DNJ 2013.
Momento di accoglienza dei giovani
Quest’anno, come anche per il altri momenti importanti della Chiesa Brasiliana, come la Campagna della Fraternitá, la GMG, il mese missionário, anche il DNJ ha avuto come protagonisti i giovani e il tema scelto andava nella stessa direzione degli altri temi:“Juventude e Missão” e il sottotitolo era “Jovem: Levante-se, seja fermento”, invitando la gioventú a non stare ferma e impalata, ma mettersi in cammino per diventare protagonisti nell’annincio del Vangelo. Il materiale che é stato preparato raccontava concretamente delle storie e vicende di giovani che si sono impegnati per essere dei segni visibili di annuncio e di riconoscere come il Vangelo cambia le persone e afascina la gioventú.
vista del palco...
Ma ritorniamo al DNJ; la parrocchia scelta per questo evento é stata Baixa Grande, circa 200 km dalle nostre parrocchie, perció, di buon mattino ci siamo messi in moto; infatti l’orario de partenza  stato fissato alle 6,00, mas come spesso accade, non si riesce a partire nel tempo fissato perché c’é sempre chi arriva in ritardo, e questo é successo come copione. Arrivati in Baixa Grande ci hanno accolti i giovani della parrocchia che hanno direzionato i pulman e le macchine Nei luighi di estacionamento, e poi tutti verso il campo sportivo dove era stato allestito il palco e varie tende dove erano scritti i nomi delle varie parrocchie. Intanto sul palco un gruppo di giovani animavano quelli che arrivavano; poi la messa presieduta da Padre Carlos Marçal, parroco de Ruy Barbosa e uno dei preti giovani della diocesi; ha insistito molto sulla perseveranza (c’era il vangelo della vedova che vá dal giudice ingiusto...),  sulla preghiera personale e sulla testimoniaza di vita, per potere essere veri missionari e credibili cristiani nelle varie situazioni nelle quali siamo chiamati a vivere.
Dopo di che, ci sono state alcune rappresentazioni sulla GMG de Rio, fatte dai giovani dei vari zonali e in seguito vari giovani delle parrocchie hanno presentato canti, danze, scenette durante il tempo del pranzo.
Zé Vicente....cantor.
Poi lo spettacolo di Zé Vicente, un cantore del nordeste, Cearense, che ha incantato e animato il pubblico che si é accalcato ai piedi del palco. Mi ha sorpreso molto la sua capacitá de coinvolgere i giovani, e di spiegare e motivare tutti i canti; all’inizio ha chiesto di ricordare la creazione, il creato, il sole, la terra... e poi ha chiesto di fare un gesto ben concreto, coraggioso e significativo; ha chiesto hai giovani che stavano lá in basso del palco, di formare una grande Croce di pattume, con tutto quello che c’era per terra, e i giovan hanno cominciato a raccogliere bicchieri, tovagliolini, bottiglie e costruire questa Croce...uno spettacolo, una attenzione e um messaggio chiaro. Di fronte alla Croce di pattume, ha chiesto di impegnarsi a rispettare la natura e preservare il creato....parabéns.
la croce di pattume....
momento di invio...
Poi ha richiamato l’importanza della chiesa brasiliana per la lotta per la justiça, per i diritti e per le lotte  di tutti i poveri e impoveriti della societá. Poi nel finale, ha interagito con chi ha preparato il mandato di ínvio per tutti i giovani presenti, chiedendo di diventare portatori di speranza e missionari della pace; nella benedizione finale ha chiesto, come fece il Papa nel giorno della sua elezione a Pontefice, la benedizione della gioventú sul ui e su tutti quelli che stavano sulpalco, e tra loro c’ero anch’io, che mi sono emozionato non poco...
Poi tutti a casa, credo contenti, e spero entusiasti di essere cristiani e fare parte di questo progetto de Dio per la costruzioni del Regno di Dio e della Civiltá dell’Amore.





sábado, 19 de outubro de 2013

Biblia, lugar de encontro com Deus e os irmãos.....


Terça feira, 15 de outubro 2013
S.Teresa d’Avila

Ciao a tutti,
nell’attesa de celebrare la messa de S.Teresa, aproveito per scrivere alcune cose che sono successe nel mese passato e em questi primi giorni de ottobre. Il mese de settembre é decicato alla Lettura orante della bibbia, e tutti gli anni viene scelto um testo bibblico sul quale tutte le comunitá sono chiamate a riflettere e pregare. Quest’anno sono stati scelti 4 brani del vangelo de Luca, molto conosciuti e significativi; Zaccheo, l’invio dei 72, il padre misericordioso e Emaús. É sempre um momento importante per le comunitá e per le famiglie che accolgono per gli incontri, ed é una delle caratteristiche che ha segnato la chiesa Latino-Americana nell’incontro con la bibbia.  Nella semplicitá delle persone, escono cose molto forti, e in particolare, cose della vita  e dell’esperienza del quotidiano della gente. Non ci sono delle grandi riflessioni teologiche, mas si avverte quanto il vissuto delle persone si incaixa nelle parole del Vangelo e come la vita prende colore com quello che si capisce dalla Parola di Dio. 
A Palavra de Deus nos acompanha....
La situazione della siccitá continua e nella campanha si avverte quanto le persone stanno soffrendo; molti hanno lasciato il campo per trasferirsi em cittá e questo é um segnale de desanimo, de capire quanto non sia possibile continuare a vivere in situazioni tanto precarie. Mas d’altra parte la gente continua ad affidarsi a Deus, dicendo che “Lui Sá quello che fá” e questo mi impressiona molto. E nonostante tutto questo, hanno cominciato a bruciare la Chapada, distruggendo ettari e ettari de vegetazione...questi sono gli assurdi della nostra gente !!!!
Caruru e vatapá...
Nel mese de settembre si celebrano anche i SS. Cosme e Damião, santi della tradizione afro-discendente, e legati al Candomblé, religiositá que ha mantenuto vivo i riti venuti dall’Africa e che oggi sono accolti e riconosciuti; Esiste anche una Pastorale Afro, che tenta de recuperare i valori della cultura e della religiositá africana. Nei vari “terreiros”, luighi di culto, si celebrano le devozioni e si cantano i “benditi” ai santi, si fá il caruru, che é um piatto típico della cucina baiana, originale dell’Africa, utilizzato come alimento rituale del Candomblé, e arrivato in Brasile attraverso gli schiavi. Questa mescolanza, tra Candomblé e cristianismo,  a volte é difficile da capire, mas fá parte della vita della gente e le comunitá camminano riconoscendo che entrambe sono segni della loro fede; abbiamo alcune comunitá che vivono questa duplicitá, e sono le migliori.....
In Nova Redenção si stanno preparando i vari sacramenti, prime Comunioni e Crisma, e per questo sono state preprarate varie celebrazioni Penitenziali per chi riceverá i sacramenti; sono sempre momenti molto belli dove si capisce quanto la gente é poco acostumada a celebrare il sacramento della Confessione, ma nello stesso tempo come sono capaci di aprirsi e parlare apertamente delle difficoltá che vivono; persone che caricano dei pesi enormi, situazioni familiari incredibili...é próprio il tempo di sapere ascoltare, in religioso silenzio, senza dire molte cose, mas rispettando la vita e la dignitá con la quale riescono a superare le cose....
ir.Cristina com Agdo e pe.Carlos....
Per ultimo, mas non perché é di poca importanza, abbiamo salutato ir.Cristina, dopo 12 anni di Brasile, regalandole uno slaide con tante foto; degli ospiti, delle persone che aiutano in casa, sue in varie circostanze e de tutti i missionari reggiano-guastallesi che hanno lavorato qui e che sono qui attualmente. Anche la comunitá de S.Lucia ha fatto un momento de saluto, nella messa domenicale, agradecendo Deus pelos anos de serviço de ir.Cristina. Che Nossa Senhora Aparecida possa agora acompanhar o seu caminho na Itália e, quem sabe, um dia voltar para fazer uma visita....magari insieme a Luigi Ferrari!!!!!!
Que Deus abençoe todos vocês, porque cada cristão possa se tornar um discípulo-missionario do evangelho, lutando pela justiça e pela paz. Um abraço, pe.Luis
 








domingo, 8 de setembro de 2013

lettera di Agosto.


Carta de Agosto
Ruy Barbosa, 8 de setembro 2013

            Ciao a tutti,
penso che tutti siate rientrati dalle vacanze e che la maggioranza giá ha ripreso a lavorare, come anche saranno cominciate le attivitá pastorali e la scuola...qui invece il mese de agosto é di lavoro e de feste, soprattutto legato ad alcune grotte dove si vá a celebrare la messa ricordando il santuário di Bom Jesus da Lapa, una cattedrale naturale perché ricavata nella roccia e luogo dove alcuni secoli fá un frate francescano ha cominciato la sua pregazione e poi si é tornato un luogo di pellegrinaggi per la gente; due sono le feste che si celebrano in questo santuário, la prima il 6 de agosto, Trasfigurazione de Jesus e il 13 de settembre, festa de Nossa Senhora da Solidade. 
Missa na Gruta de S.Rita
Anche noi nella parrocchia de Ibiquera abbiamo una grotta dove il 6 de agosto andiamo a celebrare in ricordo de Bom Jesus da Lapa; i “romeiros” vengono dalle parrocchie vicine cantando e animando la celebrazione, con foguete e tamburi. É sempre un bel momento della fede popolare, momento dove si manifesta il modo de credere e de vivere la fede delle persone semplici e umili. Molti partecipano di queste celebrazioni tutti gli anni, mas purtroppo non vivono una partecipazione alla vita della comunitá. Poi abbiamo anche un’altra grotta, dedicata a S.Rita de Cássia, nella parrocchia de Lajedinho e anche qui arrivano tanti “romeiros” dalle comunitá vicine e dalle parrocchie circostanti; la festa non é solo religiosa, mas anche popolare, fatta de cibo e bevande, de bancarelle con i vestiti e con ricordini e immagini di santi. Come tutte le feste, impressiona la varietá dei colori e degli odori e prufumi...Quest’anno é venuto, per la prima volta, dom André a celebrare con noi questa festa e la gente ha aprezzato la sua presenza; direi che c’erano veramente tante persone e tanti conoscenti.
Essere una chiesa de Comunitá di comunitá.
Ricordando la festa de S.Giovanni Vianney, ci siamo incontrati, tutti i preti della diocesi, nel seminário diocesano in Feira de Santana, per fare due giorni di riflessione sul documento de Studio che la CNBB ha inviato a tutte le diocesi per preparare l’Assemblea de Vescovi del prossimo anno; il tema dal documento é:“Comunitá di Comunitá; una nuova Parrocchia” , argomento uscito anche nel Doccumento di Aparecida e che vuole riflettere sopra una realtá parrocchiale che sempre mais si discosta dalla idea territoriale e si incarna in una realtá piú de persone e di comunitá che si impegnano a vivere la própria fede nel quotidiano e nel celebrare, alla luce della Parola di Dio, il giorno del Signore. Siamo stati aiutati in questo Studio da un laico, insegnante alla facoltá teológica de Feira de Santana, che si chiama Eloi Barreto. 
Quello che é uscito da questi due giorni é stato certamente interessante, sottolineando soprattutto quanto sia importante la centralitá dell’incontro con Jesus e il luogo dell’incontro, cioé la comunitá e la presenza sempre piú marcante dei poveri, come scelta preferenziale della comunitá Cristiana; si é ancora una volta, ribadito il protagonismo dei laici e delle donne nella vita della comunitá e anche dell’importanza di riconoscere quanto la comunitá puó diventare celebrante dell’eucaristia, tema sempre aperto nella discussione ecclesiale, che non vuole essere un ripiego alla mancanza dei sacerdoti, mas riconoscere nella comunitá una sua capacitá celebrativa. Si é marcato anche quanto sia importante ribadire l’importanza e centralitá del Popolo di Dio, da dove scaturiscono i vari ministri e servizi; a distanza de 50 anni dal Concilio Vat.II, ci é sembrato que questo aspetto rischia de perdersi e di riformare una concezione di Chiesa sempre piú piramidale e gerarchica.
Abbiamo avuto anche un altro momento importante di incontro, quelle religiose e religiosi che operano nella diocesi, nei giorni 19-21 agosto; erano presenti quasi tutte le comunitá e é stato um bel momento di riflessione e condivisione. Abbiamo discusso sul tema della Assemblea Nazionale Elettiva che si é svolta in Brasília nel mese de Julho e che aveva come riferimento il testo de Luca 24, cioé i discepoli di Emmaus; ci siamo divisi in gruppi e abbiamo letto le varie riflessioni dei relatori che hanno presentato, attraverso il testo di Emmaus, le varie realtá che la vita religiosa affronta oggi; il disanimo di fronte alle difficoltá, la difficoltá di intendere dovuta alla diversitá de gerazioni, la mancanza di vocazioni, la incapacitá di riconoscere Jesus nel cammino delle nostre congregazioni, la fática di non capire quello che da sempre il Signore aveva detto....
Religiosas e religiosos da diocese....
Mi sembra che sia stato un momento forte, un momento di apertura e di franchezza. Poi ci siamo dati il tempo di raccontarci come stanno andando le nostre comunitá e quali le fatiche che si stanno portando; non tutti sono riusciti a parlare, mas é stata una bella condivisione. Poi per ultimo abbiamo fatto le elezione della nuova coordinazione del nostro Núcleo; é stata eletta come coordinatrice ir.Lucia de Mairi, poi pe Luis (cioé io, come vice), ir.Rita de Cássia come segretaria e frei Jean come tesoreiro.
Come ultima cosa, mas non di poco conto, abbiamo accolto con gioia l’arrivo di ir.Giovanna e ir.Elisabetta, come momento di cambiamento ma anche come momento di ringraziamento per il tempo che ir.Cristina ha passato in questa missione; con ir.Elisabetta abbiamo avuto modo di sentire le novitá dell’Italia e quali i passi che si stanno facendo per la preparazione del Capitolo Generale del prossimo anno.
Ringraziamo il Signore del dono di suor Giuseppina e che il Signore continui a benedirci e accompagnarci.
Que Deus, autor de todas as coisas, possa iluminar o caminho de cada um e de cada uma, e que Nossa Senhora das Dores, possa doar alívio ao povo da Síria;  As palavras do Papa Francisco possam nos ajudar a confirmar o desejo de paz: “queremos um mundo de paz, queremos ser homens e mulheres de paz, queremos que nesta nossa sociedade, dilacerada por divisões e conflitos, possa irromper a paz! Nunca mais a guerra! Nunca mais a guerra! A paz é um dom demasiado precioso, que deve ser promovido e tutelado”.
Um abraço a todos/as, pe.Luis
 



quarta-feira, 19 de junho de 2013

Partilhando a vida.....


Ruy Barbosa, 17 de junho 2013

Ciao a tutti,
siamo in piena Coppa delle Confederazioni e il clima é molto alto, dopo le due partite del Brasile e dell’Italia; qui c’é molta competitivitá. Ma andiamo per ordine, visto che sono successe molte cose nel mese de maggio.
Cominciamo con il 1º del mese, festa dei lavoratori e festa de S.Giuseppe operaio, e nella messa della notte em Wagner abbiamo celebrato i battesimi di un gruppo de adolescenti che si preparavano per ricevere il sacramento della Prima Comunione; la chiesa era bem preparata, i ragazzi/e erano vestiti de bianco e con le candele nelle mani, tutte enfeitadas con un nastro colorato. le comunitá dei ragazzi/e avevano preparato la liturgia e tutto era bem disposto. É stato un buon momento di festa e la chiesa era piena di tanta gente, parenti, amici, comunitá.
l’infinito....
Nella prima domenica del mese abbiamo cercato di concretizzare la possibilitá de fare la MISSIONE nella nostra parrocchia, conferme alle indicazioni della CNBB, in preparazione alla GMG che si terra quest’anno in Rio de Janeiro; si é visto chi é disponibile per visitare le famiglie de 2 comunitá, una della zona rurale e una della cittá. Si é poi pensato come fare la PRE-MISSIONE, andando ad annunciare nelle comunitá scelte, che nel mese di luglio i missionari andranno a visitare le famiglie e daranno tempo per conoscere bene la realtá della comunitá e come sta camminando, quali i problemi, le difficoltá che si incontrano, come vanno le varie pastorali e vedere se si possono incontrare altre persone che vogliono impegnarsi nel cammino della comunitá; in quel tempo avremo con noi anche un gruppo de 150 giovani provenienti del Belgio, che saranno divisi nelle varie parrocchie e accompagneranno il cammino della missione, tentando de capire come é la realtá della chiesa brasiliana nella nostra diocesi.  Il sabato ho partecipato della Semana Social Brasileira em Feira de Santana, dove si refletteva su um tema decisamente interessante e che la nostra diocesi de Ruy Barbosa aveva giá affrontato nello scorso anno facendo la Semana Social a livello de Diocesi; il teme é stato:“ Lo Stato che abbiamo e lo Stato che vorremo”. É una bella provocazione, e nello stesso tempo una bella proposta, per riflettere su quello che abbiamo e quello che vorremmo; é chiaro che il pericolo che sempre si corre é quello di vedere nello Stato un nemico, un antagonista, una realtá disonesta e corrotta, che il piú delle volte é vero, mas é importante anche potere dire che “lo Stato siamo noi...” come cittadini e come persone che votano e eleggono, quindi essere anche coscienti di come possiamo cambiare le cose nel momento che siamo onesti noi e non ci lasciamo comprare nel momento del voto. Discorsi aperti e sempre discussi, ma molte volte senza una vera risposta e senza il desiderio di un cambiamento.
processione...
Nella domenica 12 di maggio, RITIRO dei CRISMANDI, nella casa de Meire, ormai divenuta una casa de ritiro spirituale; momento forte e nello stesso tempo allegro, de condivisione e momento per vivere anche il sacramento della Confessione. Abbiamo chiesto ai crismandi de raccontare il cammino di questi 2 anni, queli sono state le difficoltá, le conquiste, le derrote, e i passi avanti, per mettere tutto nelle mani del buon Dio, che ci dá sempre molto di piú di quello che noi possiamo dargli; i crismandi sono 4 donne adulte, tutte mamme con figlie e con famiglia e questo é stato un altro motivo de festa e de testimonianza.
Domenica de PENTECOSTE, e celebrazione del Sacramento della Cresima; il Vescovo é arrivato bem prima della messa, e insieme alle suore abbiamo cenato e discusso su varie problematiche, prima della quale, il discorso del Battesimo e del Casamento. Poi la Messa Solenne dove Meire, Maria, Solange e Floraci hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo.
E per ultimo, il giorno di Corpus Christi, la Prima Comunione de 16 adolescenti de varie comunitá della cittá; la chiesa era strapiena e si respirava una ária di festa grande...e dopo um poco di rinfresco per continuare la festa. Quello che si é cercato di trasmettere a loro é l’impegno che devono prendersi a livello di comunitá e di continuare il cammino nel gruppo della Perseveranza, in preparazione al Sacramento della Cresima; é una sfida anche qua, il potere avere adolescenti che si impegnano e continuano a camminare seguindo il Vangelo. Il mio sogno é che questi ragazzi possano diventare i giovani di domani e i lideres del futuro; sognare non costa niente, quindi continuiamo a farlo, senza perdere l’entusiasmo.
por do sol....
Bom, acho que seja tudo aquilo que aconteceu neste mês, espero que tudo isso possa continuar a fortalecer o nosso caminho e a nossa comunhão, e que  o desejo de partilhar um pouco da vida de cada um possa ajudar a se sentir sempre mais membros da mesma família. Um abraço a todos/as e um bom tempo de ferias e de descanso. Até breve, pe.Luis

 



quinta-feira, 23 de maio de 2013

Momento di cambiamento de Epoca o Epoca di cambiamento....


Incontro degli Italiani in Utinga, 21 de maio 2013

Il 21 di maggio ci siamo incontrati in Utinga per il nostro incontro bimensile, e eravamo presenti quasi tutti; mancavano Antonina e Firmino, entrambi in Salvador. Il motivo di fare l’incontro in Utinga é stato determinato dal fatto che tra due mesi le famiglie ci lasciano e allora abbiamo approfittato per vedere dove hanno passato  i due anni qui in Brasile; il prossimo incontro é stato marcato in luglio in Andaraí per andare dove stanno Tiago e Kátia. Eravamo connessi anche com il CMD e all’inizio dell’incontro abbiaamo potuto parlare com Gabriele e con Roberto.
Abbiamo cominciato com la lettura del vangelo del giorno e Alex e Laura ci hanno aiutati nella riflessione, facendoci cogliere il fatto che sempre dobbiamo stupirci di fronte alla misericórdia de Dio. Poi abbiamo ascoltato Fernando e Marco che sono da poco rientrati e ci hanno portato alcune impressioni dell’Italia e della situazione della Diocesi; Fernando ha colto che il clima italiano é cambiato, piú fática a trovare lavoro, instabilitá econômica, poca speranza e la gente é afascinata dal M5S. Una cosa che stupisce é che anche di Berlusconi sono tutti contenti. Si percepisce che mancano dei riferimanti politici chiari, adesso ancor di piú dopo la morte de Andreotti....e la scelta di un presidente di 87 anni. Nella diocesi si capisce che con il nuovo vescovo sono cambiate alcune cose; ha delle prioritá che ha dichiarato, come il rapporto e la conoscenza con i sacerdoti e per la formazione dei seminaristi; ha in mente de passare alcuni giorni la settimana in seminário per avere una conoscenza migliore dei giovani che si stanno preparando al sacerdozio. Ha detto che 10 anni di missione sono sufficenti per i Fidei Donum e quindi quelli che giá hanno oltrepassato questo tempo verranno sostituiti in questi anni.
Pe.Paolo che rientra in Italia il 22 di maggio...
 Poi abbiamo sentito pe.Paolo, che rientra in Itália definitivamente il 22 di maggio e che ha passato in questa diocesi 14 anni della sua vita sacerdotale; gli abbiamo chiesto che cosa si aspetta al suo rientro dalla chiesa Reggiano-Guastallese e lui ha risposto che possa riconoscere le sue competenze fatte dall’esperienza qui in Brasile, come il lavoro con i laici, la struttura ecclesiale fatta de Cebs e il riuscire a lavorare in grandi territori com poche risorse umane. Ci ha poi detto alcune delle difficoltá che ha incontrato in questi anni e la prima cosa che ha marcato il suo ministero é stato il fatto che ha lavorato sempre da solo, come sacerdote, questo ha posto seri interrogativi sul celibato perché qui non é riconosciuto come un valore importante e poi l’essersi dovuto scontrare com una realtá di chiesa alla quale non era preparato. Una cosa che ha costatato é stato il fatto che questa chiesa non ha l’eucaristia come centro della vita comunitária e che il sacramento della confessione é poco vissuto e capito; il lottare con situazioni pesanti ha creato una certa pesantezza e fática, questo in modo particolare a livello político e sociale.
Familia Bellorio
Abbiaamo poi sentito Alex e Laura che ci hanno presentato il loro cammino riflettendo su 5 punti:
1.     Aspettative
2.     Accoglienza
3.     Equipe Italiani
4.     Incolturazione
5.     Spiritualitá
1)   Si é constatato che il progetto fatto era chiaro sulla carta, ma ha creato difficoltá nel realizzarlo nella pratica; quello che non ci ha fatto andare in confusione é stato il nostro essere famiglia, in modo strutturato e con alcuni anni di matrimonio alle spalle
2)   Abbiamo sperimentato una accoglienza molto grande da parte di tutti, ma nello stesso tempo anche molte critiche e guidizi. Nella comunitá siamo entrati con facilitá e ci hanno chiesto súbito dei servizi. Momenti di difficltá all’inizio per capire bene come comportarci ma poi i bimbi stessi ci hanno aiutato a entrare in relazione con le persone. Ci sembra importante preparare la comunitá che accoglierá delle persone che vengono da fuori, per non cascare li come persone sconosciute. Ci ha aiutato molto il fatto che la casa era in mezzo alle altre case, quindi inseriti in un contesto di familie che vivono li. A volte il tempo determinato della presenza in missione, é di aiuto, ma nello stesso tempo limita.
pe.Marco, Mateus e Laura
3)   Dall’Italia ci sono stati dei contatti frequenti e anche confronti, come anche gli incontri fatti con gli altri italiani ci hanno aiutato. Sentire che anche i preti vivono delle difficoltá ci consola perché non fanno parte solo della vita dei laici; le distanze in km non aiutano, ma nello stesso tempo possono essere superate con altri metodi, come il telefono e internet....con Tiago e Kátia siamo riusciti a incontrarci tutti i mesi. In parrocchia ci siamo inseriti nella pastorale Familiare e nelle visite con la Pastorale della Criança. Con l’equipe ci é sembrato che bisognava, all’inizio, essere un poco piú cercati, di creare piú contatti, cosi anche dall’Italia. Abbiamo il bisogno di sentirci piú italiani...
4)   Non ci siamo molto inculturati, anche perché come dice Fernando, c’é bisogno di almeno 5 anni per entrare un poco nel sentito baiano; riteniamo che comunque qualsiasi tipo di esperienza, anche piú breve (3 mesi; 6 mesi; 1 anno) siano validi. Abbiamo colto quanto sia importante il relazionamento con tutti, il sentirsi incontrati e salutati da qualsiasi persona, anche non conusciuta.
5)   L’impatto con una chiesa differente é stato difficile ma nello stesso tempo emozionante e stimolante. Anche l’aspetto religioso e spirituale é una sfida e nellos tesso tempo una forza che anima le comunitá a camminare, con i suoi modi, ma anche con la sua vitalitá e allegria.
Ci aspettiamo, come ha detto anche pe.Paolo, che questi anni possano essere messi a disposizione della diocese de Reggio, e al nostro rientro non sappiamo bene dove andremo e cosa faremo...emozionante!!!!
Sono state fatte alcune domande:
Ø  Cosa avete ricevuto, in termini di novitá, dalla missione?
Ø  I brasiliani cosa hanno capito della vostra presenza?
Certamente abbiamo avuto molto tempo per i figli, riconoscendo anche le fatiche di doverli gestire e nello stesso tempo ci sono stati anche dei confronti e scontri; potere contribuire con una esperienza di questo tipo alla parrocchia de S.Agostino e come conseguenza della missione ci é stata fatta una proposta dai Servi della Chiesa per andare a vivere in una casa famiglia al nostro rientro.
 Hanno capito che gli abbiamo dato del tempo, in termini di relazioni e di rapporti personali; il fatto che sia stato fatto com gratuita e l’avere condiviso con loro un pezzo della nostra vita.
I Bellorio rientrano in Itália il 6 di agosto mentre i Carrá partono alla fine di luglio per andare a visitare amici in Santarém e poi a metá agosto rientrano in Itália.
Altri prossimi rientri....
Enzo ha poi detto quello che ha visto e sperimentato con la presenza della famiglia in Utinga; come prima cosa é stato bello vedere che si sono arrangiati e che hanno trovato una loro dimensione con il tempo, e Enzo non si é mai intromesso. La loro presenza era legata all’inserirsi nelle varie pastorali e non ho forzato in altri ambiti. É stata una testimoniaza única e evangélica, segno di un volontariato gratuito che qui non esiste.
Certamente per la nostra missione brasiliana questo tempo é um tempo di grandi cambiamenti, rientra pe.Paolo, poi le famiglie, anche alla Casa della Caritá rientrerá ir.Cristina e arriverá ir.Giovanna, nel prossimo anno rientreranno pe.Marco e pe.Fernando e arriveranno, se Deus quiser, altri preti che continueranno il cammino che giá tanti hanno percorso; quello che ci chiedevamo é come la chiesa Reggiano-Guastallese continua a credere nella missione? Quanto questo impulso missionário é ancora vivo e riesce entusiasmare il nostro clero? Quanto riteniamo importante il continuare a mandare preti in Brasile, senza avere l’idea che abbiamo bisogno in Italia? Sono domande che ci facciamo e che dovrebbero essere provocatorie per la nostra chiesa Reggiana. Lo Spirito soffia dove vuole e quando vuole, ma non chiudiamo la porta o la finestra per paura di colpi d’aria....
Fernando ha confermato che se arrivano altre famiglie lui le accoglie come accoglie Giovanni Ferrari che arriverá il 27 di giugno e che si fermerá 3 mesi; ci sono delle difficoltá nel vivere l’essere famiglia qui ma con certezza al testimonianza é molto valida.
Il 17 giugno GianLuca va in Itália per farsi vedere la schiena e i problemi legati all’ernia che ha e rientra il 6 di luglio. Il nostro prossimo incontro sará in Andaraí il giorno 9 di luglio.   




quarta-feira, 8 de maio de 2013

Lettera di maggio 2013


Quarta feira, 08 de maio 2013

            Ciao a tutti,
Vi scrivo per comunicarvi alcune cose che sono successe in questo ultimo período em questa terra tanto querida; voglio cominciare con i giorni de preparazione e de formazione per la JMJ de Rio, che si sono svolti in Ruy Barbosa il 12-13 de aprile. Questi giorni servono per aiutare le comunitá a prepararsi alla settimana missionária che si svolgerá prima della settimana in Rio de Janeiro in luglio. La diocesi ha scelto de fare quest’anno, la missione diocesana in tutte le parrocchie, sostituendo cosi la tradizionale settimana missionária diocesana. Erano presenti uma settantina de persone, prevalentemente giovani, e in modo especiale i giovani che andranno a Rio; il momento centrale dell’incontro é stato sulla settimana missionária, dove pe.Carlos Marçal ha ricordato come deve svolgersi il cammino della pré-missione, della missione e della post-missione, nella lógica della altre missioni diocesane che si sono svolte fino ad oggi nella nostra diocesi. Una caratteristica di questa missione é la presenza dei 150 giovani provenienti dal Belgio che parteciperanno di questo momento; qui una nota un poco polemica ma reale, é la mancanza dei giovani di Reggio Emilia.
Altro momento molto importante che la diocesi ha celebrato é stata l’ordinazione sacerdotale de Carlos Fontenele, domenica 21 de aprile, domenica del Buom Pastor, avvenuta em Baixa Grande, parrocchia dove ha svolto la maggior parte del servizio pastorale da seminarista. Carlos é Cearense, venuto in diocese per fare una esperienza nel monestero di Jequitibá, con i monaci benedettini, ha poi scelto di cominciare il cammino as sacerdozio come prete diocesano, arrivando all’ordinazione dopo 6 anni de preparazione. La celebrazione é stata fatta nella quadra esportiva vicino alla chiesa parrocchiale, per la maggior capacitá recettiva e per la miglior visuale; erano presenti quasi tutti  i preti diocesani e alcuni venuti di fuori, compagni de seminário de Carlos; la celebrazione é stata semplice mas molto partecipata e bem preparata dai giovani della parrocchia e con l’aiuto della corale de Ruy Barbosa.  Questa ordinazione ci ricorda il lavora vocazionale che la diocese sta facendo, riconoscendo quanto questa chiesa ha bisogno di camminare con le proprie gambe e com i propri sacerdoti. L’allegria de um nuovo sacerdote ci ricorda quanto sia necessária la presenza de padri che possano accompagnare le comunitá e celebrare l’eucarestia.
Consiglio Pastorale Diocesano
Abbiamo poi avuto il Consiglio Pastorale Diocesano, dove si é cercato di vedere come stanno camminando le parrocchie alla luce delle prioritá che sono state scelte nell’ultima assemblea diocesana del novembre 2012; si é fatto un lavoro di gruppo diviso per zonali dove si é verificato il percorso che ogni rete di comunitá stá facendo, vedendo come per alcuni aspetti ci sono  passi positivi e per altri aspetti le difficoltá che si incontrano per rendere concrete le scelte fatte. Una cosa é chiara, quella de tentare de camminare tutti nella stessa direzione, con le fatiche e le difficoltá che sempre si incontrano, ma con la certezza que questo cammino di comunione dará i suoi frutti.
Altro momento bem importante per le nostre comunitá de Nova Redenção sono stati i giorni di evangelizzazione negli assentamenti; un gruppo della CPT (Coordinazione della Pastorale della Terra) é venuto per aiutare nelle visite, come anche alcune suore de altre comunitá e alcuni giovani che stanno facendo uno estagio alla CPT. 
Casa de farinha
Assentamento “Floresta”
Dopo un momento di incontro fra tutti, ci siamo divisi e siamo partiti per le varie destinazioni. Io, con ir.Ana Maria siamo stati in due assentamenti, Campo Formoso e Mundory; lo scopo principale della nostra presenza era di visitare le famiglie, dando tempo per conoscere e capire un poco di piú la situazione dell’assentamneto e la vita concreta delle familgie. 
Una cosa bella che abbiamo vissuto é stato l’accompagnamento di alcune persone dell’assentamento; io sono stato accompagnato dal presidente dell’associazione che mi ha aiutato a capire meglio le dinamiche che spesso si formano all’interno delle famiglie e degli assentati.
Padre Luis Miguel
Ta bom, agora é tempo de terminar, não quero cansar as pessoas que depois querem ler esta carta, mas quero dizer que agradeço todos aqueles que continuam com perseverança a ler e responder, porque isso me ajuda a ficar fiel no compromisso de repassar aquilo que acontece aqui neste mundo. Repito aquilo que falou o papa Francisco, “no outro lado do mundo”. Um abraço a todos/as e uma boa Pentecoste a cada um, porque o Espírito Santo possa nos tornarem missionários/as pela evangelização do mundo. Até breve, pe.Luis





sexta-feira, 12 de abril de 2013

Lettera de Aprile 2013


Segunda Feira, 08 de abril 2013
Anunciação do Senhor

Ciao a tutti,
dopo la Páscoa, é necessário scrivere um poco come sono andate le cose e come la nostra gente ha vissuto questo momento cosi importante. Inizio con la messa crismale, que quest’anno é stata celebrata in uma parrocchia próprio distante dalle nostre, Vazea do Poço, per arrivarci abbiamo fatto circa 250 km con gli ultimi 40 de sterrato...mica male come preparazione alla celebrazione...
La Veronica...
Erano presenti tutti i sacerdoti diocesani e alcuni che sono venuti a dare una mano nella settimana santa in alcune parrocchie dove non c’é il parroco e anche un gruppo di frati conventuali che hanno aiutato in Itaberaba, dove c’é uma comunitá francescana; poi é chiaro, non mancavano le suore delle varie parrocchie e una buona partecipazione di laici e laiche; dopo la messa, prnzo insieme prima de partire per fare ritorno nelle varie comunitá. Io ho cominciato il giovedi santo nella comunitá de Lajedinho, con la lavanda dei piedi. Quando sono arrivato, mi ha stupito molto positivamente la preparazione della chiesa, al centro la mensa con molti pani e uva, e tutti i banchi all’intorno, próprio como se tutti dovessero mangiare alla stessa tavola...gostei muito. Poi de corsa per la messa sucessiva, 38 km de chão bem imporverati, mas strada buona, e celebrazione em Wagner e conclusione con uma ora de adorazione. Mi sono dimenticato de dire che il martedí abbiamo fatto la messa degli anziani con l’unzione degli infermi, ed é sempre bello vedere che tutti, indipendentemente dall’etá, vengono per ricevere l’unzione, come momento de ringraziamento e de forza. Dona Maria, tutta curva e bem vecchia, arriva con il suo bastone per ricevere il sacramento e nel momento dell’unzione, tenta con tutte le forze de drizzare la schiena che non si drizza, mas lo sforzo é notevole. Venerdí Santo l’ho passato interamente in Lajedinho, nella mattinata per visitare le persone ammalate e anziane e nel pomeriggio per confessare e celebrare. Quest’anno ho scelto de visitare le persone handicappate, come prioritá, e sono molte; entrando nelle case si é sempre bem accolti e la cosa que súbito chiedono é di benedire i malati, de fare una preghiera, di ascoltare le difficoltá che incontrano. Verso mezzogiorno, quasi tutti mi hanno invitato a fermarmi per pranzare con loro, segno di uma grande accoglienza e attenzione; qui il venerdí santo non é giorno di digiuno, mas si mangia abbondantemente; non ho ancora capito bene quale tipo di tradizione é, perché ci sono varie spiegazioni, ma de fatto é momento di festa e non di tristezza. Nel pomeriggio, processione del Cristo morto, e qui sono presenti tutti, sia quelli che credono que quelli che non si vedono mai, momento di propaganda, perché tutti i politici sono presenti per portare la cassa con il Cristo morto. Senza dubbio é il momento piú partecipato della settimana santa, molto di piú del Sábato e edella Domenica di ressurrezione...Dopo la processione, se conclude con il gesto dell’adorazione del corpo morto di Gesú e la distribuzione dell’eucaristia. Una cosa simpática; arrivando in Wagner, erano quase le 20,30, ho incontrato la gente ancora in chiesa, e la celebrazione era cominciata alla 17,00. Sono quasi svenuto, perché anche non riuscivo a capire come fosse durata tanto tempo. Poi sour Zélia mi ha detto che la Via Crucis era durata molto e quando sono arrivati in chiesa hanno letto tutta la Passione e fatto l}adorazione alla Croce...tutto spiegato.
Messa degli anziani
Il sabato mi sono fermato in Wagner e nella mattinata abbiamo dato tempo per le confessioni; non sono venuti in molti, ma é anche vero che non sono molto abituati a confessarsi e poco a poco qualcuno comincia a prenderci gusto, sopratutto come modo de dialogo e confronto. Poi la prima Veglia em Lajedinho alle 19 e in seguito alle 22 in Wagner. Momenti bem preparati e nello stesso tempo semplici; in Wagner hanno fatto tutte le letture, ma quello che mi ha stupito di piú é che hanno cantato tutti i salmi responsoriali....stavo svenendo dopo i primi 4.....La mattina della domenica ci siamo ritrovati per pregare in chiesa, alle 7 del mattino, come momento legato all’andata delle donne al sepolcro bem de madrugada, e poi in seguito abbiamo fatto colazione insieme. La messa de Páscoa é stata celebrata alla mattina em Lajedinho e a noite in Wagner; nel mezzo il pranzo in Lençóis con le suore, come momento festivo e de fraternitá.
Dopo la settimana santa, una settimana de riposo; infatti tutti gli anni si fanno alcuni giorni di vacanza insiema con i religiosi/se della diocesi; quest’anno si é scelto come posto da visitare Salvador, perché la maggior parte delle suore sono del sud del Brasile e non conoscono la capitale della Bahia; eravamo una ventina e siamo stati ospitati nella casa delle suore di Gesú Bambino, originarie de Venezia, che hanno una casa di accoglienza molto vicino al mare. Anche questo é stato un bel momento, semplice, rilassante e di visita alla cittá. Ho finito la settimana partecipando de un incontro a livello statale dei religiosi/se della Bahia e del Sergipe, due stati del Nordeste, dove é stato presentato il rendiconto econômico dell}anno precedente e presentato il materiale che servirá per l’assemblea generale elettiva de quest’anno.
Processione del Cristo Morto
Ritornando a casa mi sono fermato a Ruy Barbosa per fare un poco de adorazione nelle 40 ore in ricordo dell’apertura della CdC. Ringraziamo il Signore di questa casa e di tutte le case,  che possano sempre essere segnali dell’amore di Dio em mezzo al suo popolo.
Bom, acho que seja suficiente; não quero abusar da vossa paciência,  mas aproveito para dizer que nestes dias a gente reconhece quanto Deus está presente na nossa vida e na vida das pessoas que estão ao nosso redor; que o Senhor ressuscitado possa iluminar a vida de cada um e de cada uma, que a certeza que a vida venceu sobre a morte nos possa dar a coragem de anunciar ao mundo inteiro a beleza de acreditar em Jesus Cristo, morto e ressuscitado. Um abraço a todos/as e boa Páscoa de ressurreição. Pe.Luis